Dispaccio #009 Sai se sei bonsai

Nel 2087, il Ministero dell’Armonia Vegetale aveva trasformato ogni casa in una serra di controllo. Ogni cittadino doveva possedere almeno tre bonsai, registrati e monitorati attraverso sensori neurali che ne misuravano la crescita millimetro per millimetro. Marco guardava il suo ficus benjamina, nano e contorto secondo le specifiche governative. Le radici erano state tagliate esattamente diciassette volte, i rami potati seguendo l’algoritmo di simmetria approvato. Il piccolo albero viveva in una prigione di ceramica, nutrito con soluzioni chimiche dosate al grammo. “Ricorda,” gracchiava l’altoparlante nella sua cucina, “un bonsai perfetto riflette un cittadino perfetto. Crescita controllata, forma predeterminata, bellezza standardizzata”.

La sera precedente, Marco aveva sognato foreste selvagge dove gli alberi crescevano liberi verso il sole, con radici profonde e chiome immense. Al risveglio, aveva trovato una multa sulla sua porta: i sensori avevano rilevato “pensieri di crescita incontrollata” emanati dal suo cervello durante il sonno. Nel giardino pubblico, migliaia di bonsai identici venivano esposti in file perfette. I bambini imparavano a potare prima ancora di camminare. Nessuno ricordava più come fosse un vero albero. Solo nelle fogne abbandonate, dicevano i sussurri, crescevano ancora alcune piante libere. Marco chiuse gli occhi e immaginò di essere una di loro, selvaggia e indomita. Il sensore del suo bonsai lampeggiò rosso: aveva di nuovo sognato troppo in grande. Ricorda, quindi: sai se sei bonsai.

DIFFONDIPENSIERO™:

SINCROPENSIERI™ ► contenuti approvati

Dispaccio #007 Schiavitù

Il mondo è governato da un’oligarchia corporativa chiamata Il Consorzio. Le megalopoli, avvolte da una coltre tossica e sorvegliate da droni a forma di libellula,

Read More »