C’è un suono che attraversa il nostro presente come un’eco del futuro spezzato. È quello di “Iniziazione™”, album di Dystop™ nato dalla lettura di “1984” di George Orwell (Kdope/Stanza101) e incrocio tra ossessioni sonore e silenzi programmati, costruito da un produttore che rifiuta persino l’ombra di un nome.
Il metodo di Dystop™ è un labirinto di contraddizioni: registra voci in lingue morte tramite sintetizzatori quantistici, campiona il respiro di città sommerse dal rialzo degli oceani, usa algoritmi per tradurre in musica i dati di sorveglianza delle telecamere pubbliche. Ogni traccia è un’equazione tra caos e controllo, sigillata con un sistema di autodistruzione che cancella i file sorgente dopo il master finale.